A COSTRINGERCI A UNA DOCCIA DI FREDDA CONSAPEVOLEZZA SONO LE REAZIONI A NOI PRECLUSE, VISIBILI A SCHERMO MA NON SELEZIONABILI
Ma ancor più che con l’esposizione o con il sommario del nostro stato mentale – indicato in basso da tre riquadri sul nostro umore, sul ricorso a uno specialista e sull’uso di medicinali –, a costringerci a quella doccia di fredda consapevolezza sono le reazioni a noi precluse, perfettamente visibili sullo schermo ma non selezionabili. Quasi come a far risaltare nel modo più brutale possibile le opportunità che non abbiamo colto a causa delle nostre azioni precedenti, o forse per permetterci di comprendere che, per quanto una parte razionale del cervello sappia spesso quale sia la soluzione migliore, la depressione riesca a impedire a chi ne soffre di metterla in pratica.
Depression Quest non ci alleggerisce la dura lezione con un lieto fine, non consente di vincere nell’accezione più classica del termine, benché sia possibile arrivare alla corretta via verso il miglioramento tramite una serie di scelte positive (aprirci con i nostri cari al momento giusto, rivolgerci a un medico professionista o accettare la prescrizione di farmaci antidepressivi). Uno scenario volutamente non previsto, invece, da un altro titolo pubblicato solo qualche mese prima: Actual Sunlight. «Molte delle cose su cui avrei voluto scrivere, sull’essere stressato o sovrappeso, erano ostacolate dall’idea di dover sviluppare una narrazione che va da qualche parte o che si sviluppa positivamente. Ma non sembrava qualcosa di vero. Ho voluto fare qualcosa che catturasse quel particolare stato d’animo, l’idea secondo cui ci sono cose che non miglioreranno.» ha spiegato il creatore Will O’Neal a Vice.
ACTUAL SUNLIGHT è UN TITOLO PENSATO PER ESSERE CLAUSTROFOBICO E CRUDO
È solamente dopo un’ora circa di gioco (durata complessiva di Actual Sunlight), durante la quale anche le scelte che prendiamo si rivelano essere delle illusioni, davanti a un tramonto che rende lo skyline di Toronto un classico quadro minimalista, che ci viene lasciata almeno idealmente l’unica vera decisione di tutta la storia. Quella finale e più dura. Sta a noi assimilare i pensieri distruttivi di Ethan a tal punto da accettare la sua volontà, oppure mostrargli quella grazia che non è mai stato in grado di concedersi da solo. Sta a noi vivere la sua depressione fino in fondo.
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