Elden Ring Nightreign – Anteprima Hands-On

Elden Ring Nightreign

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Elden Ring Nightreign – Anteprima Hands-On

Quale miglior modo di festeggiare San Valentino se non quello di alternarsi, controller alla mano, nella prova del misterioso spin-off Elden Ring Nightreign? Lasciate che io e il prode Filippo vi raccontiamo com’è andata al termine del network test appena concluso.

Sviluppatore / Publisher: FromSoftware / FromSoftware, Bandai Namco Prezzo: 39,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Co-op online PEGI: 16+ Disponibile Su: PC (Steam), PS4, PS5, Xbox Series X|S Data di lancio: 30 maggio 2025

Se sei uno tra i quasi trenta milioni che hanno affrontato Elden Ring negli ultimi tre anni, tieniti pronto a dimenticare abitudini e automatismi assimilati finora, caro Senzaluce. Elden Ring Nightreign, ci teniamo a sottolinearlo, non è un DLC del titolo originale ma uno spin-off con tutto un suo set di regole, meccaniche e, probabilmente, persino target di giocatori. Al posto di una lunga campagna fatta di meticolose esplorazioni, lente considerazioni su quale sia il miglior percorso o la build perfetta e tentativi su tentativi di buttar giù quel boss che proprio non vuole saperne di morire prima di noi, abbiamo un frenetico PvE co-op dove la nostra capacità di decidere rapidamente dove andare, cosa equipaggiare e che obiettivi prioritizzare va di pari passo con la necessaria abilità nell’utilizzare il nostro personaggio in battaglia.

VIAGGIO NELLA NOTTE

Ogni partita di Elden Ring Nightreign consiste in un ciclo di due giorni della durata di 12 minuti ciascuno, due notti e la successiva battaglia finale. Durante il giorno l’obiettivo è sostanzialmente quello di prepararci alla battaglia col boss della notte esplorando la mappa liberamente – scalando come se fossimo a cavallo di Torrent e non subendo alcun danno da caduta – fino all’arrivo della pioggia che ne restringe man mano l’accesso in stile battle royale.

Il Wylder mostra tutta la potenza della sua Ultimate Art: una potente esplosione che danneggia e destabilizza anche i nemici più resistenti.

Degli otto personaggi disponibili all’uscita, è stato possibile provarne giusto quattro e forse ancor più dei boss, delle armi e delle versioni della mappa, la differenza maggiore in termini di varietà di gameplay è stata offerta proprio dai ‘Nightfarers’. Hanno tutti un differente moveset con la loro arma principale, una unica abilità passiva, una attiva e una Ultimate e ciascuno di loro ha un proprio valore di HP, FP e Stamina, incrementabili contemporaneamente a ogni nuovo livello spendendo le rune guadagnate dai mob ai siti di grazia.

Durante il giorno, l’obiettivo è sostanzialmente quello di prepararci alla battaglia col boss della notte

Le similitudini tra loro si fermano sostanzialmente qui. Prima di lanciarci in mezzo ai mob, sta a noi decidere come approcciarci alla imminente sfida: fare focus sulla difesa con il Guardian o sul danno e l’agilità con la Duchess, sperimentare varie e uniche combinazioni di magie vestendo i panni della Recluse o lasciarci un po’ di margine per sperimentare impersonando il Wylder. Trattandosi di un titolo incentrato fortemente sul co-op (anche se sarà possibile giocare offline completamente soli), per massimizzare le nostre probabilità di vittoria serve non solo muovendosi in gruppo ma anche prestare attenzione al combattimento dei nostri compagni di party, dato che le abilità dei diversi personaggi sinergizzano tra loro.

Al momento non abbiamo tantissime informazioni sulla storia che fa da collante alle nostre scorribande. Chi saranno questi giganti?

Nonostante i progressi vengano persi da una run all’altra in classico stile roguelite, Nightreign offre comunque un senso di progressione. Sopravvivere alle notti premia con un piccolo bottino composto da una misteriosa valuta (della quale sappiamo per ora poco o nulla) e/o da qualche Relic. Queste ultime, equipaggiabili al Roundtable Hold prima di entrare in partita, forniscono modifiche e buff più o meno forti a seconda del livello della reliquia stessa, che vanno dal generico aumento di statistiche alla modifica dell’abilità inziale usata.

DUBBI E CERTEZZE SU ELDEN RING NIGHTREIGN

Elden Ring Nightreign ha lasciato in entrambi una buona prima impressione e tanta voglia di rigiocarci. Questo, tuttavia, non significa che abbia anche dissipato alcune delle nostre perplessità.
Il primo difetto da sottolineare è senza dubbio quello del (purtroppo) classico framerate tutt’altro che lusinghiero che caratterizza altri titoli FromSoftware.

Nightreign offre comunque un senso di progressione

Nonostante per la nostra prova su PS5 avessimo scelto la modalità prestazioni, fin troppo spesso ci siamo ritrovati a giocare ben al di sotto del target di fps con stutter e cali così pesanti da influenzare negativamente l’esperienza di gioco. L’altra grande pecca è l’assenza di un vero sistema di ping, simile a quello dei moderni Battle Royale, indispensabile considerando la mancanza della chat vocale. Al momento l’unico modo per comunicare coi propri compagni al di fuori di sistemi esterni sono dei generici segnalini posizionabile sulla mappa. Trattandosi di un network test, inoltre, il focus di FromSoftware negli scorsi giorni è stato chiaramente sulla risposta dei server, perciò una parte dei contenuti del gioco finale è stata volutamente nascosta. Rimane quindi l’incognita sulla effettiva diversità delle mappe e sulla varietà di mob/boss e sfide data dalla loro generazione procedurale in stile Chalice Dungeon di Bloodborne.

Come ogni Souls, anche Nightreign ha un suo hub. Fa un po’ “Otto sotto un tetto”: Roundtable Hold Edition.

Dal trailer di annuncio è possibile già scorgere zone che richiamano regioni differenti dell’Interregno di Elden Ring, come Villa Vulcano, ma la vera rigiocabilità e longevità del titolo si vedranno solo con in mano il gioco completo. La nostra supposizione è che all’inizio di ogni partita sarà possibile scegliere il nostro obiettivo in maniera simile a quanto succede in Monster Hunter, per poi visitare mappe con biomi unici in base al Boss della terza notte selezionato.

La vera rigiocabilità e longevità del titolo si vedranno solo con in mano il gioco completo

Si tratta tuttavia di speculazioni e nulla di tutto ciò è stato al momento confermato. Sempre nello stesso video di annuncio è anche possibile intravedere due dei rimanenti quattro personaggi giocabili ancora avvolti nel mistero, ossia un ranger dotato di arco e frecce e un guerriero con un braccio dorato e una spada che a prima vista si direbbe faccia danno sacro. Al lancio, previsto il 30 di maggio, lo standalone Elden Ring Nightreign costerà 40 Euro, ma sono già previsti ulteriori contenuti scaricabili (che includeranno nuovi boss e aree) la cui data di uscita ancora non è stata definita e che si possono acquistare in preordine nella Deluxe Edition per 55 Euro. Speriamo dunque che il titolo segua l’esempio positivo del DLC Shadow of the Erdtree, che per lo stesso prezzo offre tanti nuovi boss e nuove zone da esplorare per una durata che varia dalle 25 alle 50 ore di gioco, piuttosto che cogliere la palla al balzo e frammentare l’esperienza completa in diverse piccole parti da acquistare separatamente col passare dei mesi.

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